Lepatite autoimmune, terapia e prognosi nel lungo termine

septiembre 14, 2023 0 By Kira Urbaneja

Lepatite autoimmune, terapia e prognosi nel lungo termine

Questi studi hanno utilizzato diversi antidepressivi e differenti modalità psicoterapeutiche, partendo dal counselling nutrizionale fino alla psicoterapia di gruppo ed individuale (59)-(65). In generale, la CBT si è dimostrata più efficace del solo farmaco antidepressivo e la combinazione dei due è risultata comunque superiore al farmaco da solo. È però poco chiaro quanto beneficio derivi dall�aggiunta del farmaco all�efficace trattamento psicologico. Studi su TCA hanno evidenziato che l�aggiunta dell�antidepressivo alla psicoterapia non riduce ulteriormente le abbuffate o le condotte di eliminazione, mentre questa combinazione migliora sintomi quali l�ansia, l�umore depresso e la restrizione dietetica (59) (61). Alcuni autori hanno, inoltre, confrontato l�associazione di un farmaco con la CBT o con una psicoterapia individuale di supporto, confrontando l�effetto della combinazione del farmaco con i due diversi tipi di psicoterapia (65). Un nuovo approccio alla farmacoterapia della BN è recentemente emerso dai report di Faris et al.

  • La plasmaferesi e l’infusione di immunoglobuline vengono utilizzate come terapia di emergenza, nelle fasi di peggioramento della MG (incluso il peggioramento iniziale da steroidi) e, più raramente, come trattamenti periodici, in casi selezionati che non rispondono o non tollerano gli immunosoppressori.
  • Knable ha pubblicato un case-report di un paziente con epilessia e comorbilità con BN con la presentazione clinica della seconda che precedeva la prima (47).
  • Per evitare che l’infiammazione epatica possa riattivarsi durante il décalage steroideo è indispensabile l’utilizzo di un secondo farmaco ad attività immunosoppressiva, da abbinare mentre le transaminasi sono in calo e l’eventuale ittero presente in fase acuta è in via di risoluzione.
  • Qualora indicato, viene consigliato l’impiego di idrocortisone con dose massima giornaliera di 200 mg.

Pertanto, ENaC è up-regolata dall’aldosterone nella sua attività di riassorbimento del sodio, mentre l’insulina ne riduce la degradazione (16). Klotho e FGF-23 L’FGF-23 prodotto dagli osteoblasti e osteoclasti ossei esercita le proprie attività biologiche attraverso l’interazione con un recettore di membrana (FGF-R). Klotho è una proteina prodotta a livello renale, necessaria per consentire l’attività ormonale di FGF-23. Questa interazione è di grande importanza per il metabolismo calcio-fosforo, in quanto l’FGF-23 riduce il riassorbimento tubulare dei fosfati, aumentandone l’escrezione urinaria, e Klotho inibisce la produzione di eccessive quantità di vitamina D attiva agendo sull’1-alfa-idrossilasi renale.

Gli ormoni come farmaci

In clinica, dunque, vengono utilizzati, in particolare in caso di recidiva, nella pausa tra un ciclo di chemioterapia e l’altro. Il goserelin viene somministrato ogni 28 giorni con iniezioni sottocutanee all’addome, da dove il farmaco viene assorbito gradualmente dall’organismo. Provoca gli stessi effetti collaterali delle altre terapie ormonali per il tumore del seno (i disturbi tipici della menopausa) ma ha un effetto più marcato sull’umore, per cui può portare più facilmente alla depressione. La terapia ormonale può ridurre il rischio di recidiva, ovvero la probabilità che il tumore si ripresenti dopo la conclusione di altri trattamenti (intervento chirurgico, radioterapia e/o chemioterapia) oppure può contribuire a ridurre per un certo periodo i sintomi di una malattia in fase più avanzata.

  • Qualora avvertiate qualunque effetto che ritenete possa essere connesso con l’assunzione del farmaco, ma che non è citato nel Profilo Farmacologico, parlatene con l’oncologo che vi ha in cura.
  • Le terapie oncologiche possono essere dannose per l’osso, per cui occorrono delle valutazioni dal punto di vista osteometabolico.
  • Tali raccomandazioni suddividono i pazienti in relazione all’età (superiore o inferiore ai 50 anni) e, nelle donne, allo stato menopausale.
  • Lo spermiogramma evidenzia una riduzione del volume dell’eiaculato con oligo-azoospermia e bassa percentuale di spermatozoi mobili.

Inoltre, spessissimo questi pazienti vengono trattati con amine simpatico-mimetiche, steroidi, glucosio e supporti nutrizionali ev, che a loro volta tendono a indurre iperglicemia. Infine, occorre considerare la combinazione di farmacoterapia e psicoterapia nel trattamento del DAI, soprattutto in riferimento alla significativa e già citata efficacia di questa strategia di trattamento nella BN. Alcuni studi hanno esaminato l�efficacia della dexfenfluramina nel DAI in considerazione della sua attività di soppressore dell�appetito, anche se da poco è stata tolta dal commercio a causa delle sue associazioni con difetti delle valvole cardiache. Alcuni studi del gruppo di Fassino et al. evidenziano inoltre la possibilità che determinati tratti di personalità ed i livelli di rabbia possano influenzare l�adesione al trattamento e la percentuale di drop-out (66). In considerazione di queste difficoltà e sulla base dell�intreccio eziopatogenetico di nodi causativi biologici, psicologici e sociofamiliari, la strategia terapeutica dovrebbe comunque articolarsi, in maniera non contraddittoria e non iatrogenica, in interventi nutrizionistici, farmacologici e psicoterapeutici. Le pazienti anoressiche presentano tratti personologici e cognitivi caratteristici, come ossessività, rigidità, alta persistenza, ed anche gravi alterazioni a livello internistico-endocrinologico conseguenti allo stato di deperimento fisico, incluse leucopenia, aritmie, intervallo QT prolungato, anormalità endocrine ed osteoporosi.

Assunzione di steroidi in gravidanza non influenza la massa ossea del bambino

La diversa potenza relativa delle differenti molecole disponibili contribuisce sicuramente al fenomeno. La valenza e l’equivalenza terapeutica dei principali cortisonici sono riportate nella Tabella I. L’uso protratto di corticosteroidi, inoltre, a causa della loro azione immunosoppressiva, aumenta la suscettibilità alle infezioni. Le donne che non sono ancora in età menopausale potrebbero notare che il ciclo mestruale si modifica, le mestruazioni diventano irregolari, scarse o talvolta addirittura cessano.

  • Trentuno pazienti sono stati assegnati o all�imipramina (75 mg al giorno) o al placebo per 8 settimane in aggiunta al counselling dietetico bisettimanale.
  • Il quadro morfologico descritto più frequentemente è quello della glomerulosclerosi segmentare focale (GSSF) variante periilare, correlata al danno da iperfiltrazione.
  • I dati forniti dagli utenti non saranno comunicati a soggetti terzi salvo che la comunicazione sia imposta da obblighi di legge o sia strettamente necessario per l’adempimento delle richieste e di eventuali obblighi contrattuali.
  • Va da sé che, prima di iniziare una terapia steroidea ad alto dosaggio, bisogna essere ragionevolmente certi di una diagnosi che richieda quel trattamento.
  • Secondo diversi studi, gli effetti indesiderati indotti da AAS sono reversibili alla sospensione, ma possono diventare irreversibili se l’abuso di AAS è di lunga durata.

Ha dimostrato una discreta tollerabilità ed efficacia nel rimuovere le scaglie dell’ epidermide. TazaroteneAppartenente alla famiglia dei retinoidi, agisce normalizzando la proliferazione delle cellule cutanee responsabili della formazione delle chiazze. Può essere considerato un valido trattamento topico nella psoriasi a placche, garantisce un buon grado di sicurezza. Durante il trattamento si può manifestare prurito e eritema, risulta molto efficace se associato ai cortisonici topici.

Quando iniziare la terapia

Dopo l’inizio di TSR, l’insulino-resistenza periferica si riduce marcatamente, ma solo dopo molte settimane di trattamento. Presumibilmente, una tossina uremica dializzabile indefinita è coinvolta nella steroidi patogenesi di un’attività impropria dell’insulina negli organi bersaglio. Tale molecola sarebbe specifica per l’IRC, non essendo stata riscontrata in pazienti non uremici con insulino-resistenza.

L’associazione del timoma con la MG (e con altre malattie autoimmuni) si ritiene causata dalla perdita della tolleranza immunitaria, dovuta al fatto che le cellule timiche non sono più in grado di selezionare correttamente i linfociti. Nel corso degli anni sono stati pubblicati numerosi studi sull�utilizzo degli antidepressivi nel trattamento della BN; questi agenti si sono dimostrati tendenzialmente di simile efficacia (38) (39). L�antidepressivo che ha ricevuto la maggiore attenzione è stato l�SSRI fluoxetina che ha ricevuto l�approvazione dalla Food and Drug Administration per il trattamento della BN in età adulta.

Tale articolo mette in luce l’ampia variabilità nell’aderenza alle linee guida (ACR 2010 ed altre) e nella prescrizione dei farmaci per l’osteoporosi nonché nel monitoraggio e nella valutazione laboratoristico-radiologica del problema (20). Alla luce del notevole utilizzo in ambito nefrologico della terapia steroidea, sono necessari ulteriori studi che valutino l’impatto di tale problematica nell’ambito delle nefropatie a genesi immunologica. La quantità di queste cellule resistenti può aumentare con il passare del tempo, rendendo la malattia “resistente alla castrazione”. Nelle donne con neoplasia mammaria con recettori ormonali positivi in fase avanzata, sulla base di recenti studi clinici, è indicata la terapia con inibitori dell’aromatasi assunti in associazione a nuove molecole chiamate inibitori delle cicline (palbociclib, ribociclib, abemaciclib). Questa associazione permette un potenziamento dell’efficacia della terapia ormonale e di ricorrere più tardi alla chemioterapia, in donne sia in menopausa sia in premenopausa. Il tamoxifene è usato nelle donne che non hanno ancora affrontato la menopausa o in quelle che l’hanno già superata ma che, per varie ragioni, non possono prendere gli inibitori dell’aromatasi.

E’ importante sottolineare la positività del test farmacologico si osserva in altri disturbi della trasmissione neuromuscolare, soprattutto di tipo post-sinaptico (es. miastenie congenite) e, in forma minore, in pazienti con malattia del motoneurone. Asse fegato-cellule alfa Questo asse rappresenta il possibile legame tra l’iperglucagonemia e la steatosi epatica che si riscontrano tipicamente nella sindrome metabolica. È, infatti, ampiamente noto il ruolo svolto dal glucagone nella regolazione della produzione di glucosio a livello epatico e come i livelli di glucosio circolanti influenzino la secrezione di glucagone delle cellule alfa del pancreas (27). Negli ultimi anni è emerso chiaramente anche il ruolo del glucagone nella regolazione del turn-over degli aminoacidi a livello epatico, aumentando l’ureagenesi. A loro volta, alcuni aminoacidi glucagonotropici, come l’alanina, stimolano la secrezione di glucagone dal pancreas e la proliferazione delle cellule alfa, completando così il feed-back (28,29). L’interruzione del feed-back, di conseguenza, si traduce in un quadro di iperglucagonemia e iperaminoacidemia.

L’ipotiroidismo si associa a un aumento del 44% della mortalità per tutte le cause in pazienti con CHF e del 37% di morte o ospedalizzazione per eventi cardio-vascolari (8). Il trattamento della disfunzione tiroidea permette un miglioramento della resistenza all’esercizio fisico, aumenta la gittata cardiaca, la frazione di eiezione e riduce le resistenze vascolari periferiche (9). Ipertensione da estro-progestinici L’uso di estroprogestinici (EP) a scopo contraccettivo o in post-menopausa sembra esporre la donna ad aumentato rischio di ipertensione, tanto maggiore quanto maggiore è la durata del trattamento (10).